Se mai qualcuno capirà Rino Gaetano by Freddie Del Curatolo;

Se mai qualcuno capirà Rino Gaetano by Freddie Del Curatolo;

autore:Freddie Del Curatolo; [Curatolo;, Freddie Del]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788862316743
editore: edigita
pubblicato: 2019-07-21T22:00:00+00:00


Il treno passa, qualcuno ha perso un amico un altro ritrova una donna ed io ho già bevuto…

In tal senso è molto chiaro, a ventiquattro anni il treno di Rino non passa ancora eppure io lo aspetto.

La Calabria, come solo il suo quartiere a Roma, è il modo più semplice, diretto, vero per poter parlare di sé nelle ballate.

Commentando E cantava le canzoni e lo stile, già presente in Cogli la mia rosa d’amore, di presentare la questione meridionale servendosi di immagini estemporanee, dirà:

Non posso rimpiangere Crotone per il fatto che non credo di averci vissuto, almeno nel senso completo della parola. Questo però non vuol dire che i drammi del Sud io non li senta. Ho fatto vari pezzi che parlano dell’immigrazione ma ho sempre inserito questa piaga nel più vasto e alienante concetto dell’emarginazione e soprattutto non ho mai dipinto l’emigrante nella solita e trita iconografia (occhi lucidi, valigia di cartone e mamma in nero) cercando di cogliere maggiormente il travaglio dei suoi stati d’animo e dei suoi affetti.

Se intimamente la sua homeland è Crotone, è la casa dei nonni paterni, sono le passeggiate a Capo Colonna, le serate a casa dei parenti e degli amici, a livello artistico Rino si affeziona a un concetto di meridione più ampio, ovvero i bassifondi della società, della condizione umana.

Frequentando cantastorie come il pugliese Matteo Salvatore e il siciliano Otello Profazio, capisce qual è il suo rapporto con il Sud.

È un padre e una madre, sono i suoi pregi e i suoi difetti, la sua estrazione, la coscienza.

Ma la vita adulta e la carriera artistica sbocciano a Roma. Uno sdoppiamento di personalità con cui dovrà sempre convivere.

Per poterlo fare serenamente l’unica via è affidarsi all’onestà, alla purezza di sentimenti, all’amicizia e ai valori fondamentali dell’esistenza. Ad esempio a me piace il Sud scrive, giovanissimo. Non “Sono un uomo del Sud” oppure “Il mio Sud”.

Il messaggio è: vivo in armonia con le mie radici, le mie origini, ma ne voglio parlare con un linguaggio diverso, senza retorica.

La distanza dalla Calabria, dal microcosmo crotonese (non crediate che al Sud non esista il provincialismo) fa sì che Rino non veda gran differenza tra le regioni del meridione: Puglia, Lucania, Calabria, Campania e Sicilia sono legate dal medesimo denominatore, un Sud unico e grande come i suoi problemi.

Così l’uomo del mezzogiorno è indifferentemente il contadino di Cosenza, il vignaiolo salentino o l’operaio di Catania, il pescatore ischitano, il minatore sardo o il muratore palermitano. Bracciante, conducente di locomotori, disoccupato. Il concetto non cambia, specie quando veste i mesti panni dell’emigrante.

La sua visione del meridione è anche fortemente fotografica; in primis perché è legata ai ricordi dell’infanzia, poi perché è associata all’idea del viaggio e del rapporto con i paesaggi e chi ci vive.

Per questo le prime canzoni “sudiste” di Gaetano si limitano a inquadrare personaggi e luoghi come ripresi in maniera statica da una cinecamera.

Come nei cortometraggi in bianco e nero di Ciprì e Maresco o nelle lunghe sequenze dei film magrebini.

Con il tempo la



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